Iris Basilicata

IRIS BASILICATA PRC/OG – Associazione di Volontariato
Insieme per Realizzare Iniziative di Solidarietà nel campo della Prevenzione, Cura e Ricerca in Oncologia Ginecologica
Data di nascita: 11 aprile 2007
Sede principale: C/o il CROB- Ospedale Oncologico di Basilicata – Rionero in Vulture (PZ)
Tel 340.8863581- 338 9336599
email assoirisbasilicata@libero.it
Soci Fondatori: 21
Volontari: 50
Presidente: Anna Giacummo
Consiglio Direttivo: Paola Saraceno, Giuseppina Cascarano, Angela Ricciuti, Filomena Sassone, Maria Pia Brienza, Giuseppina Carbone, Marisa di Pierro, Silvana Librera, Lucia Sasso

Componenti Comitato Scientifico: 10
dr.ssa Alba Maria CAPOBIANCO, responsabile day hospital Oncologia Medica del CROB
dr.ssa Gabriella GIUDICE, Chirurgia Oncologica Toracica del CROB
dr. Corrado DANZI, medico di medicina generale a Matera, specializzato in allergologia e pneumologia
dr.Giuseppe MARTINELLI, responsabile di Oncologia Ginecologia del CROB
Sig.ra Vienda MURANO, capo ostetrica reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Melfi
dr. Giuseppe MECCA , medico di medicina generale a Barile
prof. Pierluigi NAVARRA, professore Associato in farmacologia Università Cattolica Sacro Cuore e dirigente medico del Servizio di Farmacologia Clinica del Policlinico Gemelli di Roma
dr.ssa Filomena PETRILLI, responsabile Screening regionale del cervicocarcinoma presso il CROB
prof. Giovanni SCAMBIA, primario di Ginecologia Oncologica dell’Università Cattolica di Roma
Dr. Sergio SCHETTINI, responsabile unità di Oncologia Ginecologia dell’Azienda Ospedaliera San Carlo di Potenza.
Gratuita’, Solidarietà, Partecipazione i valori guida dell’azione di “IRIS BASILICATA – Insieme per Realizzare Iniziative di Solidarietà nel campo della Prevenzione, Cura e Ricerca in Oncologia Ginecologica” sull’intero territorio regionale.

Con Iris è il privato sociale che si mobilita per:sostenere la ricerca scientifica clinica e di laboratorio in oncologia prevalentemente ginecologica; fornire aiuto psicologico e pratico alle pazienti delle strutture sanitarie regionali, ai loro nuclei familiari e a quanti sono loro vicino e, soprattutto, diffondere sempre più la cultura della prevenzione delle patologie oncologiche dell’apparato riproduttivo femminile.

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